twentytwoDecember2012 foto Giuliano ciarloni








twentytwoDecember2012, il giorno dopo.
Tutto parte da una profezia legata al calendario Maya per cui questo fatidico 2012 dovrebbe contenere una possibile fine, coincidente con il giorno 21.12.2012.
Da qui nasce una riflessione: forse abbiamo bisogno di avere paura, di porci un limite, per ricordarci che il tempo che c’è concesso dovrebbe acquistare un valore maggiore di quello che normalmente gli attribuiamo. Il tempo, oggi, è la vera e rara ricchezza. Perché allora non scandirlo nei giorni di questo 2012? Da una parte, fissarne i giorni, cadenzandone lo svolgersi, come ad esorcizzare, sfatare questa profezia che tanto sta condizionando il senso comune, ma certamente non il buon senso. Dall’altra, provare a riacquisire coscienza del fluire del tempo in un momento in cui la paura di non poterne più disporre ci inquieta. 356 giorni, dal 01.01.2012 fino al 21.12.2012, fermati e fissati sul cemento, come si usava un tempo incidere la data di costruzione di un edificio sul portale d’ingresso.
L’installazione a terra, ideata site specific per la Quattrocentometriquadri gallery, è composta da 356 formelle in cemento, formato 21x14 cm, realizzate con una lavorazione scabra sia nel taglio dei bordi che nell’incisione della data, ed è corredata da una seconda installazione a parete. Quest’ultima è costituita da un pattern di foglietti di carta bianchi con scritte le stesse date di quella a terra e sulla quale viene proiettato il video che riproduce l’azione compulsa dello scrivere quegli stessi foglietti sui quali avviene poi la proiezione.